Cremlino Criminale?

    Di Egizio Trombetta – intervista a Lena, una professionista russa che ha vissuto per alcuni anni nel nostro paese, a Milano e a Roma. Ora vive Mosca, anche se non esclude che potrebbe ritornare in Italia un giorno. Di lei ho sempre apprezzato una rara onestà intellettuale ed è per questo ragione che trova facilmente spazio su questo blog. Lei stessa ci propone fonti di informazioni alternative come  http://en.rian.ru/ e http://www.russiatoday.com e ci risponde anche su Berlusconi, Putin e della vecchia URSS.

16.10.2008. Lena è una cittadina russa che vive attualmente Mosca, si occupa di marketing internazionale e mi ha espresso da tempo la sua volontà di chiarire a “noi europei” le idee circa la tensione del Caucaso e su altri temi legati alla sua cultura, di cui lei ne va fiera. La professionista russa commenta le dichiarazioni di Tina Kandelaki, star georgiana della televisione russa, che ha rilasciato un intervista su Repubblica lo scorso sabato 11 ottobre 2008. Si esprime sulla contrapposizione Usa-Russia, sulla xenofobia che si sta diffondendo in Russia come nel resto del globo, sulle responsabilità della guerra del Caucaso e su altro ancora. Lena, ci fornisce una testimonianza unica e preziosa.

Lena, cosa ne pensi delle dichiarazioni di Tina Kandelaki apparse su Repubblica lo scorso sabato ? Lei, 33 anni, georgiana, famosa e bella star della tv russa STS, sostiene:“la guerra fra Russia e Georgia, ovvero tra Russia e Stati Uniti è cominciata molto prima dell’8 agosto... Il mio paese si è trovato ad essere moneta di scambio. La guerra fra Russia e Georgia non esiste (…) è colpa della contrapposizione fra Russia e Stati Uniti”.

Sono totalmente d’accordo con la prima affermazione. Per quanto riguarda le altre sue affermazioni…Posso capire Tina molto bene perchè è georgiana d’origine (solo che già da tanti anni vive e lavora in Russia). Ma la Georgia voleva l’indipendenza dopo la caduta dell’URSS ed ultimamente e’ stata orientata molto verso l’Ovest

Nella filmato un'intervista ad una ragazza nata in Ossezia del Sud che vive ora negli Stati Uniti e che l'8 agosto che spiega cosa è accaduto quando si è recata a Tshinvali per visitare i suoi parenti. "E' curioso quello chedice la sua zia" - ci fa notare Lena.

(leggi: gli Stati Uniti), non era molto ‘amichevole’ nei confronti della Russia. Ha scelto la sua strada. E va benissimo. Ha tutti i diritti. Ma allora si deve essere responsabili delle decisioni che si prende. Perciò affermare adesso che Georgia ‘si è trovata ad essere moneta di scambio tra la Russia e Stati Uniti non e’ giusto, secondo me. Era libera a decidere se risolvere il conflitto in regione con i metodi pacifici – e la Russia da sempre era per il dialogo pacifico li, oppure fare un passo cosi violento ed ‘esagerato’ - attaccare.”

Tina dice anche “sono preoccupata per i georgiani che vivono qui. La xenofobia è un pericolo reale. Nel mio blog – continua la Kandelaki - qualcuno ha scritto: <<vattene, che ci fai tu qui che sei georgiana?>>. Tu Lena che vivi a Mosca che percezione hai avuto di un fenomeno che si sta divulgano oramai in molti paesi europei?

Questo problema esiste da sempre. Più nazionalità convivono su un territorio e più forte si sente il problema. Purtroppo e’ cosi. Ora, dopo quello che è successo in Ossezia del Sud, è vero che l’atteggiamento di alcuni russi e’ diventato molto negativo nei confronti dei georgiani che vivono in Russia. Sono d’accordo che così non va bene.  Ma non dobbiamo anche dimenticarci dei tanti casi di razzismo e xenofobia contro i russi, ossetini e abkhazi in Georgia. Il problema e’ globale e molto complicato, con delle radici sia nel passato lontano che nel presente. Secondo me, non si deve ‘puntare il dito’ su un paese o altro. Siamo tutti nella “stessa barca”.  E, sinceramente, sono dell’opinione che starà peggiorando ogni volta. Al livello mondiale.”

 

La Kandelaki ricorda spesso le parole del libro scritto a quattro mani da Andrei Bitov e Rezo Gabriadze.  “Lui dice una cosa geniale – spiega la star georgiana -  abbiamo sempre guardato i georgiani e capivamo che loro sono un po’ più belli, un po’ più generosi, un po’ più allegri di noi. Cioè, a guardarli, sembrano quei russi che non diventeremo mai. - Ecco, Bitov – continua Tina -  mostra il rapporto che c’è  tra noi e i russi”. Lena davanti a queste dichiarazioni “geniali”…mi diresti se anche tu condividi questo concetto di presunta “superiorità” dei georgiani?

Non ho letto il libro, perciò sarebbe stupido da parte mia dire qualcosa sul passaggio che e’ tirato fuori dal contesto di quel libro. Comunque non ho mai nella vita mia sentito parlare di questa ‘superiorità georgiana’. E’ un popolo diverso, con la propria storia, la propria cultura, che una volta faceva parte dell’URSS. Il popolo che merita il rispetto come qualsiasi altra nazione. Tutto qua. Quella frase mi sembra non adeguata e proposta senza tanto senso. E come se i svizzeri dicessero: ‘abbiamo sempre guardato gli italiani e capivamo che loro sono un po’ più belli, un po’ più generosi, un po’ più allegri di noi. Cioè, a guardarli, sembrano quei svizzeri che non diventeremo mai…’. Cosa mi diresti di questa frase?”

 

<<le immagini che seguono - precisa Lena - documentano come i russi di Mosca commemorano l'aggressione armata della Georgia in Ossezia del Sud. Il 16 Settembre 2008 si sono riunite più di 7000 alla Cattedrale del Cristo il Salvatore a Mosca>>

 
 La stampa italiana ha dipinto recentemente il governo russo come una banda di “cattivoni”. Tu che sei cittadina russa, hai qualcosa da dire in merito?  

“Mi fa rabbia quando vedo come sono distorte e incomplete le informazioni che si ricevano in Europa. Ho la possibilità di guardare sia i canali russi, locali, che anche quelli come CNN, BBC ed altri canali internazionali tradizionali. Perciò posso fare la propria opinione avendo la copertura

completa degli eventi. In Europa, purtroppo, la maggior parte della gente vede e sente solo quello che “fa comodo” per i governi dei paesi europei. Chissà perché, ma l’immagine negativa del governo russo ‘fa comodo’. Se un europeo avesse visto quello che fa vedere, ad esempio, il canale satellite ‘Russia Today’, o avesse letto gli articoli su portale di news di RIA Novosti (il link per leggere in inglese e’ http://en.rian.ru/), si sarebbe fatto magari un’opinione completamente diversa su ciò è accaduto e che sta accadendo, compreso il conflitto armato in Ossezia del Sud” 

Si dice che vi hanno dato a “bere” la motivazione che si doveva proteggere i

   

che l’azione russa poteva avere, come è naturale, anche interessi di natura economica.

C’erano tanti casi di razzismo, di aggressione e della violenza in quella regione da parte dello Stato di Georgia anche prima dell’8 Agosto 2008. E’ la gente di Ossezia del Sud che lo testimonia. Sicuramente non e’ stata la Russia ad aprire il fuoco. Non poteva non ‘rispondere’ alle azioni violenti della Georgia. La Russia e’ stata anche accusata di aver reagito in modo “esagerato” alle azioni di Georgia, ma nessuno ha accusato la Georgia di aver attaccato per prima il capitale del Ossezia del Sud e di aver ucciso – anche prima dell’8 agosto – tanti soldati e abitanti della regione (solo durante l’attacco di Tshinval da parte di Georgia l’8 agosto sono state uccise 1,700 persone).  Chi aveva ragione e chi aveva torto?  Sicuramente non siamo noi a dirlo. Per quanto riguarda interessi economici…Purtroppo, dove c’e’ la politica, il potere, ci saranno sempre interessi economici. Alle persone intelligenti non servono i mass media per capire queste cose”

Mi hai fatto notare che noi in Europa abbiamo informazioni distorte. A quali informazioni di riferivi? Purtroppo solo poche persone in Europa guardano i canali satellite come quello di ‘Russia Today’, dove la copertura del conflitto era cosi diversa da tutto quello scritto e detto in mass media europea. Le parole della gente di Tshinval (capitale della non riconosciuta Repubblica dell'Ossezia del Sud, che è considerata internazionalmente parte della Georgia) dette nella nostra lingua comune – il russo – non potevano essere interpretate in modo “comodo” per il Cremlino. La gente parlava di aggressione, di numerosi atti di razzismo e violenza da parte della Georgia. E l’intervista con il famoso direttore d’orchestra Valery Gergiev, nato in Ossezia del Nord, che ha fatto il concerto di beneficenza a Tshinval poco dopo l’attacco della Georgia? Non credo che abbiate visto e sentito tutto questo in Europa. Quando stavo dicendo che in Europa ci sono delle informazioni distorte, mi riferivo al fatto che mass media stava dando la visione del conflitto solo di un lato – quella di Georgia. E quella della Russia? Non mi sembra affatto giusto. Magari c’e’ stata anche la colpa del Governo Russo nel fatto che non c’e’ stata la copertura sufficiente degli eventi da parte delle fonti ufficiali russi per la comunità internazionale. Ma da un’altro lato, la Russia non poteva prevedere l’attacco ed essere preparata. La Georgia, invece, sembra ad essere stata preparata molto meglio della Russia dal punto di vista ‘informativo’. Una delle conclusioni potrebbe essere la seguente: uno dei due lati nel conflitto sapeva cosa sarebbe successo l’8 agosto. Ed anche poteva prevedere la reazione di un’altro lato, per poi ‘munire’ molto prontamente delle immagini e delle informazioni desiderate alla Comunità Europea. Tutto qua. Comunque è solo un’ipotesi. Da pensarci su”

Come avete percepito la pressione da parte degli Stati Uniti per far cessare immediatamente il conflitto?

E’ difficile rispondere a questa domanda. Prima di tutto vorrei precisare che quando di cui parlo sugli Stati Uniti, mi riferisco solamente al governo americano e a quegli altri pochi con il Potere, con certi interessi. La gente americana non centra niente. E’ ovvio, che la regione dove è successo il conflitto, è molto attraente per gli Stati Uniti dal punto di vista sia economico (centra sempre il petrolio…) che quello politico (l’espansione di NATO nelle repubbliche Ex-sovietiche, in questo caso - in Georgia). Secondo te, Georgia avrebbe mai fatto qualcosa del genere – intendo l’attacco dell’8 agosto – senza il supporto di un paese potente?  Allora…ho modo di pensare che le azioni georgiane erano pianificate”

Sulla stampa italiana è emerso che ci sono stati seriamente dei rischi di rottura fra Russia e Usa. Avete avuto la stessa impressione anche voi?  Prima di tutto, le relazioni tra Russia e Usa non sono mai state proprio di amicizia. La rottura di cui avrebbe potuto portare le conseguenze cosi gravi come è stato dipinto nella mass media europea. Da un po’ che la Russia sta facendo dei passi molto chiari incontro ad un modello globale multipolare. Perciò, anche se ci fosse stato il rischio della ‘rottura’ delle relazioni tra Stati Uniti e Russia, sicuramente non sarebbe stata la Russia ad iniziare a romperle 

Secondo te avevano più ragioni i russi di attaccare i georgiani o gli americani ad attaccare l’Iraq? La domanda secondo me non è stata formulata nel modo corretto. Prima di tutto, sono stati i georgiani ad attaccare il capitale dell’Ossetia del Sud, e la Russia ha dovuto usare la difesa armata contro l’attacco violento da parte della Georgia. Una delle ragioni per cui la Russia era presente in quella regione? L’Ossezia del Sud e l’Abkhazia avevano chiesto la protezione della Russia contro gli atti di violenza del governo georgiano! Comunque, tornando alla domanda, secondo me, non si può paragonare i due contesti cosi diversi come il conflitto armato in Ossezia del Sud e la guerra in Iraq”

Era una guerra che si poteva evitare secondo te? E’ emerso che le ragioni principali siano da imputarsi a malintesi di “cessate il fuoco”. La Georgia e l’Ossezia del Sud si sono accusati a vicenda di aver violato gli accordi di pace. Ma non sarà che la Georgia aveva deciso a tavolino di attaccare l’Ossezia? Un po’ come fecero gli Stati Uniti ai danni dell’Iraq nel 2003?

Non si può affermare nulla e con la certezza al 100%, ma e’ vero che non era successo niente che avrebbe potuto provocare la reazione cosi violenta e cosi precoce del governo georgiano. Il conflitto in quella regione esisteva già da anni, ma proprio l’8 agosto la Georgia ha deciso di attaccare quella regione. Come mai? Possiamo solo fare delle ipotesi…” 

Quando hai seguito l’episodio che ha visto coinvolta una giornalista russa, Natalia Melikova, e il presidente Putin…  Hai pensato: a)      ma guarda come sono cambiati i tempi b)     questa pazza vuol seguire le orme di Anna Politovskaja c)     Putin è uno che ci sa fare con le donne.  Nessuna delle risposte sopraelencate. Ho pensato: “E’ strano che la giornalista del suo livello ha fatto la domanda del genere. E non è la questione della “politica”. E’ la questione della educazione e della sua professionalità, secondo me. E’ un Presidente, non è uno star holliwoodiano per porgli questo tipo di domande”

Lena, tu sei nata ai tempi dell’URSS… sebbene eri molto giovane hai un aneddoto da raccontare di quel periodo?

Gli anni ‘80, quando sono nata io, sono molto particolari nella storia della Russia. Si può dire che in quel periodo l’URSS era già diversa dall’URSS degli anni, diciamo, 50’- 60’. Tutti i miei ricordi di quei tempi sono dei ricordi del periodo di “perestroika”. Erano degli anni tristi, perchè non c’era tanta roba da comprare nei negozi, e qui non voglio risultare ‘materialista’. Si capirà meglio a cosa mi riferisco se ti dico che ogni giorno era come una lotta per sopravvivere, le condizioni non erano per niente “umane”. C’erano sempre delle file pazzesche e si doveva “combattere” per avere almeno il latte, il pane ed altri 4-5 prodotti “essenziali” per portare avanti la famiglia. Povere donne, in quei tempi! Non avevano ne il tempo, ne la possibilità di prendersi cura di se! Nei negozi dell’abbigliamento non c’era quasi nulla da comprare, si doveva inventare e fare i capi da sole, con quel poco che c’era alla loro disposizione (qualche metro di stoffa triste, un paio dei gomitoli di lana…). Questa era la realtà della ‘perestroika’ per la gente comune”. Prima, negli anni ‘50-‘60, anche mancavano tante cose per una vita comoda dal punto di vista materialistico, ma almeno c’era l’Idea, l’entusiasmo totale della gente sovietica a raggiungere il “Futuro Roseo”. C’era un’altro spirito nel paese. Già cominciando dagli anni ’70, assieme al cambiamento della situazione politico-economica dell’URSS, si stava cambiando l’atteggiamento della gente. Quando erano arrivati gli anni ’80, lo spirito entusiastico della gente sovietica era già sparito. E’ la conseguenza logica dell’inseguimento della utopia e il prezzo da pagare è troppo alto per la gente”

Ho molti amici americani che mi dicono che negli Stati Uniti il cittadino medio se ne frega della politica. Come è la situazione in Russia?  La stessa situazione in Russia. Penso che tanti condividano la mia opinione: la politica e’ il mestiere e l’interesse vero dei pochi duri. O idealisti.”

Ci sono persone che vorrebbero tornare indietro col tempo, ai tempi dell’URSS?

Si, ma e’ normale avere la nostalgia per qualcosa che ti rendeva magari non immensamente felice, però sicuro e protetto (mi riferisco al ruolo ‘protettivo’ dello Stato nell’URSS, e sto parlando principalmente degli anni ‘50-’70; negli anni ’80, come ho spiegato in una delle risposte precedenti, si può dire che l’URSS  vero e proprio già non esisteva più), quando non dovevi pensare al giorno seguente; quando lo Stato ti dava tutto di cui avevi bisogno: la casa, lo stipendio sicuro (anche se non ti impegnavi per niente al lavoro..). Tutti erano uguali. Il tuo vicino di casa aveva gli stessi mobili, lo stesso modello della TV; mangiava le stesse dieci cose, andava sempre nello stesso cinema come te, e cosi via. Ma a tante persone russe la piace cosi, la vita: semplice, ma “sicura”. Per questo che certe persone vorrebbero tornare indietro, ai tempi dell’URSS. Ma ci sono anche quelli chi vogliono lavorare, che non hanno paura di mettersi in gioco, di cogliere delle opportunità che il nuovo modello dell’economia – quello del mercato aperto – ha portato con se. Io vorrei credere che in futuro in Russia ci saranno più persone del genere: forti, indipendenti, pronti a lavorare e godere la Vita. E magari in questo caso riusciremmo ad essere il paese rispettato davvero dagli altri”.

Cosa pensi di Berlusconi, sarebbe adeguato un tipo come lui per governare un paese come la Russia? Posso dire che Berlusconi è troppo italiano per governare un paese come la Russia”

Lena, la stessa sera hai un invito a cena sia di Putin che di Berlusconi. Chi lasceresti a casa? E’ una domanda divertente, mi piace. J Anche se Berlusconi è un uomo affascinante e, ovviamente, di carisma, io personalmente preferirei Putin. Sono stata sempre attratta dagli uomini con l’aura del “mistero” attorno a loro”

Commenti
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fabrizio  - alidellafarfalla.gmail.com     |16-10-2008 12:15:42
condivido il fatto che le informazioni arrivate in Europa non siano state del
tutto fedeli agli avvenimenti.
egizio   |16-10-2008 12:49:20
si e non ti nascondo che c'ero cascato pure io... e comunque sembra proprio che
faccia comodo dare in pasto alla gente che il fatto che russi siano delle teste
matte
alessandro  - interessante     |17-10-2008 09:44:19
Anch'io penso che le informazioni che ci sono pervenute, al solito,non sono
accurate.
Il problema e' che neanche il punto di vista di lena aggiunge molto
alla ricostruzione di come effettvamente siano andati i fatti.Dovunque ci si
muove siamo in balia di informazioni distorte, o comunque facilmente opinabili.
Il fatto che una professionista russa mi dica che a suo giudizio i russi non
abbiano attacato loro, ma che anzi siano stati sorpresi dai giorgiani, e'
sicuramente interessante ma nulla di piu' dal momento che lei stessa apprende le
notizie dai media.Forse il testo di alcune intercettazioni telefoniche dal
comando di confine russo/ossetio potrebbero dare un'idea diversa di un'attacco
quantomeno non inaspettato, per i russi.No in realta' non so (sappiamo?) nulla,
di quanto e' avvenuto, tranne certo avere elementi per giudicare l'imperizia e
la sprovvedutezza di shacasvilli.Inoltre appare evidente tutta l'assurdità della
guerra e della propaganda nazionalista cosi'diffusa in tutti i paesi
dell'area.Andando oltre e pensando poi al nostro giardinetto - l'Italia -quanto
a propagnanda non e' che c'e' da stare molto piu' allegri
Sergej  - uomini con l'aura del mistero   |18-10-2008 07:33:47
ma come?!.. una delle poche volte che ho letto l’articolo dall’inizio alla fine,
e tu dici che non l’ho letto?!! J

ribadisco il concetto:

l’opinione di
Lena (che è solo un opinione, per quanto tu possa apprezzare la sua
professionalità e onesta intellettuale) riflette una somma di messaggi falsati
di propaganda nazionale, gli unici reperibili e attentamente selezionati
(indovina da chi?! :-) cui è possibile avere l’accesso (giornalisti inclusi),
tesi a manipolare l’opinione pubblica ed essere, all’occorrenza, alibi per i
complotti così mostruosi che a confronto le “manovre finanziarie” di berlusconi
sono quasi legittime bazzecole!

Afganistan e Cecenia ti ricordano
niente????!!

Prima la torta era più grande, ma ora che si inizia a grattare
il fondo del barile tutti, russi o americani che siano, si lanciano anche sulle
briciole. quella cacarella nera fa gola a tutti… e noi qui a domandarci:
“Secondo te avevano più ragioni i russi di attaccare i georgiani o gli americani
ad attaccare l’Iraq?” … a Egizioooooo!!! J

la tua amica (aspirante
capitalista un filino repubblicana) sarà professionale quanto vuoi, ma.. “Da un
po’ che la Russia sta facendo dei passi molto chiari incontro ad un modello
globale multipolare.” - per dire delle idiozie del genere ce ne vuole!!.. forse
Garri Kasparov non è intelligente quanto lei, ma i suoi interventi a proposito
li trovo molto più illuminanti!!..

“Perciò, anche se ci fosse stato il
rischio della ‘rottura’ delle relazioni tra Stati Uniti e Russia, sicuramente
non sarebbe stata la Russia ad iniziare a romperle” – allora possiamo dire le
cose a ruota!.. la storia non ci insegna niente?!..

dunque, senza
dilungarmi, quando ho detto, usando un pallido eufemismo, che al governo c’è la
cricca mafiosa di putin, parlavo con cognizione di causa. anche io leggo la
stampa russa e sento i miei parenti da Mosca. è un criminale spietato, un
dittatore atroce, di cui crimini conoscono abbondantemente i giornalisti che lui
ha mandato a ‘riposare’ prematuramente. poi la tua amichetta è libera di dire e
fare quello che vuole! anche andare a cena “attratta dagli uomini con l’aura del
“mistero” attorno a loro”. J

Sempre PEACE & LOVE!!!

Sergej

p.s. hai
intenzione di ricordarmi di quella mail per sempre?!.. che ci posso fare se a
volte agisco impulsivamente col cuore e la ragione interviene tardivamente con
le correzioni? ciò non denota forse in me una certa bontà e ingenuità?? J




ciao
egizio   |18-10-2008 07:36:21
grazie per il tuo commento Sergej, no non ho intenzione di ricordarti quella
mail per sempre...:-) tranquillo. Va bene, avvertirò Lena...se lei lo riterrà
opportuno ti risponderà. ciao e
Lena   |18-10-2008 23:03:40
Sergej, sono d'accordissima con te sul punto che la gente comune - come me, te,
tuoi genitori e milioni di altri - non sapremmo mai tutta la verità. Anche è
chiaro che i canali di mass media sono quasi sempre e quasi dappertutto
controllati, e che manipolano l'opinione pubblica. Ho dato questa intervista
(che chiaramente è solo una mia opinione personale e non pretendevo di fare
"la propaganda" o qualcosa del genere o di essere Garri Casparov)appunto
perchè volevo far vedere che ci sono anche altri informazioni, altri immagini,
altri conclusioni. Ma ognuno è libero ad avere e ad esprimere la propria
opinione. E a decidere per se a cosa credere e a cosa no.
Anonimo   |22-10-2008 11:11:12
siiii!! ognuno è libero di avere la propria!
non sono d'accordo con quello che
dici, ma darei la vita purché tu possa dirlo!? - (non è farina del mio
sacco
:-)
scusa per lo stilema irriverente. quando vieni a roma la prossima
volta, magari potremmo parlarne con calma dietro ad un bicchiere di rosso!

Sergej
egizio  - vino   |22-10-2008 23:12:42
Non mi risulta che Lena beva il vino :(
Lena   |26-10-2008 13:45:57
Posso farti una domanda? ma da quando che non sei stato in Russia? si, ci sono
tante cose negative, ma ne ci sono ovunque. Ripeto: con quello che ho detto qui,
sul blog di Egizio, non volevo diffendere nessuno. E neanche fare "i
discorsi politici". Io personalmente penso che la politica sia una cosa
sporchissima e che dove c'entrano i soldi ed il potere, ci sara' sempre
violenza. E non dipende dal paese. Dipende dalla debolezza della natura umana. E
non potremmo mai fare niente per cambiare questa situazione.
Ma mi fa
arrabbiare il fatto che all'estero si crea un'immagine del mio paese cosi
assurdo, che volevo solo dire che non tutto che va detto su di Russia e' la
verita'.
Sergej, grazie dell'invito, ma mi sorprendi: dall'immagine che hai
creato di me nel tuo primo commento non sembro essere una persona che vorresti
incontrare, no?:)
egizio   |26-10-2008 13:49:35
Sergej credo abbia intrapreso una determinata linea di pensiero anche per
ragioni strategiche:-) E non credo che si faccia problemi, il buon Sergej, ad
uscire con una ragazza...fascista o brigadista rossa che sia...come me del
resto...:-)
Sergej   |23-10-2008 21:26:37
beh, non disdegnerà un bicchierino di vodka!.. :-)
egizio   |24-10-2008 07:52:55
penso che sia più invitante per lei una buona porzione di blini accompagnato da
una buona miscela di tè russo...a via dei falegnami credo che tu possa trovare
tutto il necessario...:-)
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