Intervista ad Amedeo Amadei Di Egizio Trombetta – Amadei accusa qualche doloretto qua e là, ma fidatevi, è ancora in gran forma. L’ho ritrovato così come stava due anni fa, in occasione dell’altra intervista, sempre al suo posto di lavoro, circondato da belle ragazze che collaborano con lui. Questa intervista è stata oscurata dalle testate a cui l’avevo offerta. Forse perché si parla della Roma ebraica, forse perché Amadei chiama “fascistoni” i laziali del suo tempo, forse perché l’intervista è semplicemente scadente. Il video propone alcune sequenze filmate riferiti ai gol del fornaretto campione d’Italia 41-42. Naturalmente si discute anche sulla volata scudetto della sua Roma…
per la Roma non ci sono possibilità. Deve continuare a crederci fino all’ultimo anche perché l’Inter può avere dei cali di rendimento…” Lei ha menzionato il suo forno. Io so che lei è una persona molto generosa. Regala sistematicamente il pane per i canili. E’ vero? “E’ vero, proprio ieri hanno caricato un camion pieno di pane” Amadei non pensa che in Italia ci sia una certa sovraesposizione del calcio ai danni degli altri sport?“E’ proporzionale alla sua popolarità fra le persone che seguono lo sport . Il fattore economico d’altronde è molto importante. Il calcio , per così dire, dà da mangiare ad un numero maggiore di persone rispetto agli altri sport” Recentemente è scomparso Naim Krieziu, suo compagno di squadra nella Roma campione d’Italia del primo scudetto giallorosso. Come lo ricorda? “Lo vedevo spesso e ci giocavo spesso a tennis. Ricordo che gestiva una tintoria ai Parioli, che poi scioccamente ha lasciato. Krieziu fin da quando è venuto in Italia si è appoggiato a me e alla mia famiglia. Nei periodi quando ha giocato a Roma o nel Napoli veniva spesso a pranzo a casa mia. Mi è dispiaciuto sapere della morte in ritardo. Era una persona molto educata ed era propenso a subire. Sa, lui veniva dall’Albania e si sentiva un po’ in difficoltà, ma poi, col tempo, si è adeguò. Giocava con un certa linearità e la sua velocità metteva in imbarazzo i difensori, era dunque soggetto a prendere molte botte durante le fasi di gioco. Lui invece non le dava mai” Giocava a tennis anche per tenersi in forma?“Non giocavo perché mi piaceva. Deve sapere che anche oggi mi capita di cambiare canale quando c’è una partita di calcio in tv per preferire un incontro di tennis” Perché, oramai il calcio l’annoia? “A volte capita che il calcio non mi suscita lo stesso interesse del tennis. Allora preferisco cambiare canale” Amadei, c’è ancora qualcuno che tira in ballo la storia che la Roma aveva vinto lo scudetto grazie a Mussolini?“Ma che grazie a Mussolini, noi eravamo una squadra di poveracci. C’era si è vero Monzeglio, che era all’epoca un nostro accompagnatore che era molto vicino ai figli di Mussolini. Ma questo non significa che la Roma era coinvolta in situazioni che accomodassero i suoi incontri” Anche perché certe frequentazioni mi risultano che erano della Lazio, o sbaglio? “Quelli della Lazio erano dei fascistoni, tutti vestiti di nero, e mi riferisco ai dirigenti. E non solo quelli della Lazio, anche quelli della federazione. Quando fui squalificato a vita nel 1943 mi chiamarono in una commissione nella quale ci stavano un sacco di fascisti a tanti erano laziali, a cominciare da un certo Vaccaro” E poi la Roma era la squadra seguita da operai e anche dagli ebrei, no?“Certo, c’è stato sempre un po’ di ebraismo nelle vicende della squadra. Molte persone frequentavano i club degli ebrei” Alcuni romanisti, fra cui Sacerdoti che aveva origini ebraiche, fu costretto all’esilio in quegli anni. “Si, ricordo, era una persona bravissima. Abitava a Frascati e veniva spesso al forno dove lavoravo a fare quattro chiacchiere. Altre volte andavo io da lui. Era un uomo molto colto, a parte il fatto che gli ebrei ci sanno fare tutti” In che senso dice ci sanno fare?“Oltre ad essere persone di una certa intelligenza debbo dire che erano persone che erano abili nelle faccende che riguardavano il calcio” La Lazio stava attraversato un momento di difficoltà. Ma lei sarebbe stato contento di un’eventuale retrocessione della squadra biancazzurra? “La rivalità è comprensibile, ma non vorrei una Lazio in serie B” Come le vede le partite?“Le vedo tutte su SKY” Come giudica i telecronisti di oggi rispetto a quelli degli anni passati? “C’è una certa differenza, alcuni sono insignificanti per quello che dicono in fase di telecronaca e a volte noto poca coerenza in quello che dicono” Amadei, lei è un grande appassionato di tennis, ho saputo che tempo fa frequentava un circolo di Frascati, il Country“No no, ci vado tutt’ora, Molinari, il proprietario del circolo è un mio carissimo amico anche se ho smesso di giocare da qualche anno, sa l’età, quest’anno sono ottantanove. Ma quando ero più giovane giocavo sempre in quel circolo” Quando nasce questa sua passione per il tennis? “Nasce quando ero ragazzino. Potevo avere quindici o sedici anni quando iniziai a giocare in un campo qui a Frascati. Ma forse anche prima, ma non ricordo con esattezza” Giocava a tennis anche per tenersi in forma?“Non giocavo perché mi piaceva. Deve sapere che anche oggi mi capita di cambiare canale quando c’è una partita di calcio in tv per preferire un incontro di tennis” Fra i giocatori che segue in televisione, quale giocatore di tennis le piace maggiormente? “Federer senza dubbio. Nadal devo dire che sta attraversando un periodo piuttosto negativo, non è più il giocatore di una volta. Viene messo spesso in grosse difficoltà anche da giocatori più modesti di lui. Con certi giocatori una volta ci faceva merenda. Ci sono altri giocatori che apprezzo, come ad esempio quel serbo, Djokovic, mi sembra che va molto bene, vince anche dei tornei.”
Powered by !JoomlaComment 3.26
3.26 Copyright (C) 2008 Compojoom.com / Copyright (C) 2007 Alain Georgette / Copyright (C) 2006 Frantisek Hliva. All rights reserved." |
< Prec. | Pros. > |
---|