30 Gennaio 2011

SMOG: A Milano si celebra la giornata cittadina dell’ipocrisia

Di Egizio Trombetta – 30.01.2011 – Intervista a un noto pneumologo di Milano: il professor Francesco Blasi. L’intervista è stata pubblicata su SKY TG24 – Io Reporter. A seguire un’intervista ad operatori di Milanosimuove, l’associazione che ha il merito di aver raccolto oltre 125.000 firme fra i cittadini di Milano e che porterà la città al referendum per l’ambiente entro il 15 Maggio 2011. Per saperne di più www.milanosimuove.it. Intanto si va avanti con le solite misure inutili, dopo ben diciassette giorni di PM10 fuori norma, nonostante le buone intenzioni dei Sindaco Letizia Moratti che dichiara “Quella sull’inquinamento è una battaglia difficile. Non ci fermeremo fino a quando non l’avremo vinta”. Nell’interno alcuni stralci della pubblicazione del Corriere della Sera “Come difendersi dallo smog”, acquistabile in edicola ad euro 3,99. Particolare attenzione alla domanda: Vivere in una città inquinata equivale a fumare 5-10 sigarette al giorno? 

Professor Blasi, c’è molta disinformazione sulle sostanze inquinanti che infestano le nostre città. Il cosiddetto PM10, è solo dannoso alle vie respiratorie o può provocare qualcos’altro?“Allora, noi parliamo di PM10,  ma in realtà ci sarebbero anche altre polveri ancora più sottili che riescono a penetrare in profondità del polmone. Sono polveri che hanno effetti di diverso tipo. Gli effetti possono essere di tipo acuto e ad esposizione cronica. L’esposizione acuta può dare dei problemi in particolare nei bambini alle vie respiratorie. C’è uno studio fatto nei cinque maggiori ospedali milanesi che verrà pubblicato a breve, ha evidenziato come ci sia un’associazione tra gli inquinati, in particolare il benzene, che è quello che viene prodotto dalle macchine, e le fasi acute a livello respiratorio soprattutto nei giovani. Altre cose sono gli effetti a lungo termine dove in effetti il particolato (una miscela di parti solide e liquide di diverse

dimensioni, che sono presenti nell’aria in forma di areosol – N.d.r.) ha degli effetti sia a livello respiratorio che a livello cardiovascolare, sono stati dimostrati da diversi studio epidemiologici che hanno dimostrato come il vivere vicino a grandi arterie trafficate induca ad un aumento delle e patologie cardiorespiratorie molto più elevato rispetto a chi abita non ad alto traffico. Quest’ultimo non è un effetto acuto, è un effetto sul lungo termine. La situazione risulta essere molto migliorata rispetto agli anni cinquanta, quando ad esempio c’è stato un episodio di inversione termica a Londra che ha provocato migliaia di morti per problemi respiratori. Il problema è che esiste ancora un inquinamento che è sicuramente negativo, che ha effetti più sul lungo termine che sul breve termine, ma certamente il controllo del traffico veicolare e dei riscaldamenti. Non ultimo dobbiamo considerare al cosiddetto inquinamento indoor, l’inquinamento che produciamo all’interno delle case, a cui sono soprattutto esposte le casalinghe ed i bambini. In cucina, ad esempio, ci sono molti fonti di inquinamento. I fuochi a gas delle cucine sono una fonte di inquinamento importante sia dal punto di vista di particolato che di gas, che entrano nel gioco dell’inquinamento. Non bisogna infine dimenticare il fumo di sigaretta. Perché il fumo di sigaretta è il vero problema, è la massima causa di enfisema e di problemi cardiovascolari. Sia il fumo passivo che il fumo attivo hanno un ruolo importante e non dimentichiamo che quando parliamo di particolati, una sigaretta in una stanza di quaranta metri quadri produce fino a settanta-ottanta volte il particolato che ritroviamo per strada in una strada ad alto traffico. Quindi fumare una sigaretta in casa è una delle cose devastanti che si possa pensare dal punto di vista dell’inquinamento”

Quindi il PM10 non è cancerogeno… “Il PM10 dipende da che cosa è composto. Il particolato può essere composto da diverse sostanze. Sappiamo ad esempio che il particolato può favorire le allergie respiratorie. Certamente le particelle che possono contenere benzene e altri componenti potenzialmente cancerogeni come il fumo di sigaretta, certamente può avere questo effetto.  Però direi che il problema fondamentale sono le affezioni cardiorespiratorie al di la del tumore polmonare. Se si osserva la cartina della Lombardia con l’incidenza dei tumori al polmone si potrà notare che non è Milano la città con l’incidenza maggiore. Il tumore al polmone si verifica nelle aree dove c’è maggiore consumo di sigaretta”

Ci si può difendere in qualche modo dalle polveri sottili? Le mascherine servono a qualcosa? “Le mascherine hanno poco senso. La mascherina per essere efficiente dovrebbe essere una maschera antigas, con un filtro particolare che blocchi tutto il particolato e dunque blocchi i gas. Utilizzare la  mascherina riduce un pochino l’inalazione di particolato ma non è certamente la soluzione. La soluzione è in realtà un intervento sul traffico, sui riscaldamenti, smettere di fumare. Queste sono le vere cose che servono, il resto sono dei palativi che hanno effetto limitato” 

La pubblicazione del Corriere della Sera “Come difendersi dallo smog” è composta da cento domande e risposte a cura del Professor Sergio Harari, pneumologo. Ne propongo di seguito solo due: 

13. Vivere in una città inquinata equivale a fumare 5-10 sigarette al giorno? Assolutamente no, i composti presenti nelle sigarette sono in parte comuni a quelle presenti nell’inquinamento atmosferico e le due cose non sono per nulla equiparabili né da un punto di vista medico né da un punto di vista sociale. Fumare anche poche sigarette al giorno è comunque molto più rischioso per la salute che vivere in una città inquinata. Inoltre fumo e smog si potenziano a vicenda negativamente. E come se 1 + 1 non facesse 2 ma 3! E’ quindi particolarmente dannoso fumare se già si vive in una città inquinata, più dannoso ancora, a parità di sigarette fumate, che se si vivesse in aree salubri. Se poi si fuma mentre si è in macchina è ancora peggio. Quando si guida si è esposti all’inquinamento del traffico ma anche a quello prodotto dalla propria auto. Si potenziano così gli effetti dei diversi componenti dello smog e si ri-respira l’aria espirata con il proprio fumo mescolata all’inquinamento: in questi casi le concentrazioni di smog nell’interno dell’auto possono raggiungere livelli elevatissimi. 

33. Lo smog può favorire i tumori? Si, che esiste un rapporto tra esposizione all’inquinamento ambientale e tumori è un dato ormai certo. Secondo uno studio della Società americana di Oncologia, il rischio di sviluppare un tumore polmonare è aumentato dell’8 per cento per ogni incremento di 10 punti dei valori di PM2,5.

  

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