Intervista a Rodolfo, il barbiere

      

Di Egizio TrombettaCi si chiede cosa sia più dannoso per la nostra società, Berlusconi o il berlusconismo, ovvero la linea guida e i valori che ispirano la sua azione politica. Allora che faccio, mi “travesto” da provocatore e vado ad intervistare Rodolfo, il mio barbiere.

       

10.04.2011. Conobbi Rodolfo nel 2001, ero alla ricerca di un barbiere, avevo ancora tutti i miei capelli. Trovai la sua bottega nei pressi della sede del giornale Metro, dove al tempo lavoravo. Notai fin da subito la sintesi delle sue risposte. Una volta gli chiesi: senta Rodolfo, ma quale shampoo mi consiglia di usare? “Guarda, i shampi so’ tutti uguali” fu la sua risposta lapidaria – A Rodò ma qui sto perdendo tutti i capelli, che devo fa? “Ma nun te fa problemi, stai bbene uguale, fidate”. Immancabilmente, a fine servizio, mi congedava con un ”Ehhh? Guarda che capoccetta che t’ho fatto?”. In dieci anni s’è parlato con lui del classico più e meno, ma gli argomenti più gettonati sono stati due: donne  e… Berlusconi. E nell’intervista si parla proprio di lui, del premier, ma si fanno anche alcune considerazioni sulla società:“La gente non ascolta più – dice Rodolfo - non ride più, non dice quello che pensa, è sempre più cinica”. E allora gli chiedo: Lei è sempre stato molto critico nei

confronti del premier,  mica sarà colpa sua questa? “Lo stavo dicendo proprio poco fa, sono esattamente diciotto anni che la gente è cambiata. Sarà pure una coincidenza che è sceso in politica Berlusconi, però sono diciotto anni che è cambiata la gente, in peggio”. Ma secondo lei Berlusconi rappresenta noi Italiani? “No, al limite lui rappresenterà quella parte di italiani che non gli va di lavorare” Va bene, ma lui lavora dai… “Si ma lavora per conto suo… Per le sue aziende io so che ha fatto molto, per l’azienda Italia non ha fatto nulla ”. Lei è d’accordo sull’assalto che è in corso sulla vita privata di Berlusconi? “No la sua vita privata non mi interessa. I giornali sfruttano questi temi per coprire la realtà dei fatti. Vuoi sapere quel’è il male dell’Italia” Dica… “D’Alema! Quando poteva stroncarlo non lo ha fatto, nel 1998. E poi non si va a fare la bicamerale col nemico, ecco chi ha rovinato l’Italia, non Berlusconi”. E poi? “Io la colpa non
la darei a Berlusconi, ma a sessantamilioni di Italiani che si comportano come tifosi. Ma tifosi de che? Che cosa gli ha dato Berlusconi, D’Alema o Bertinotti? Niente. Allora io mi chiedo, perché devo tifare per una persona che non mi ha dato mai nulla?” Rodolfo lei ascolta, ascolta, ascolta. E’ instancabile, ma lei si sente più barbiere o più psicologo? “mi sento in effetti più psicologo, il ruolo del barbiere passa oramai in secondo piano”.
Commenti
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claudio   |10-04-2011 07:20:26
vox populi...............però vedo che adopra la macchinetta pure lui,è
l'evoluzione del barbiere,niente più manualità.L'altro giorno ho cronometrato il
mio"curatore d'immagine".........9 minuti shampo e taglio 18,00
?.
Riusciresti a portarlo in piazza Rodolfo????Ormai s'è ritagliato il suo
pezzetto di stagno dove sguazzare (lo sai come si dice a Roma : un palmo dar
culo mio pò succede de tutto). Noto una rassegnazione in certi personaggi che è
poi il male che c'attanaglia.
A modo suo Berlusconi è stato il nuovo per certe
persone che magari l'hanno pure votato.......poi hanno visto che tanto nuovo non
era e che purtroppo la novità vera è dura a venire e continua a votarlo per
mancanza di scielte reali
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